domenica 28 dicembre 2008

26 dicembre: DORMIAMO NELLA CAPSULA

L`avventura della videocamera cambia i nostri programmi, ammesso che i nostri possano essere definiti programmi. Volevamo andare a Koyo-san, un paese di montagna dove era previsto l`alloggio in un convento buddista. Roba raffinata e trendy di cui Giovanni avrebbe potuto parlare a Milano per giorni ed io un po` meno a lungo a Lavarone. Ma tornare indietro a Kokura per recuperare la Sony SR12 appena comprata ci ha fatto perdere tre ore e saremmo rimasti fuori dal santuario. Ci diciamo: perche` non fermarci ad Osaka? Detto fatto. Ci fermiamo ad Osaka. Apriamo la guida e scopriamo che ad Osaka esiste un Capsule Inn Hotel. Sapete uno di quegli alberghi fatti di loculi che tanto fanno ridere in Italia? Ci vanno quelli che fanno tardi la sera, quelli che hanno bevuto e non vogliono rischiare il ritiro della patente, quelli che la mattina dopo hanno un appuntamento molto presto. Solo uomini, le donne non sono ammesse. Le capsule sono spaziose, non assomigliano a loculi cimiteriali. Sono larghe un metro e mezzo, alte un po` piu` di un metro e lunghe due. Ce ne sono circa duecento, una accanto all`altra e su due file sovrapposte, come le cuccette. Si dorme su un futon, c`e` l`aria condizionata, la televisione e la radio. Naturalmente e` previsto un canale porno. Non c`e` porta ma una tapparella di simil bambu`. Io e Giovanni rimaniamo incantati. E` forse l`esperienza piu` forte che facciamo da quando siamo arrivati in Giappone. Entriamo e intanto sbagliamo ingresso, ci infiliamo in un centro benessere. Capiscono subito che siamo degli imbranati e ci direzionano verso un ascensore. Arriviamo alla reception, lasciamo le scarpe in un boxino, ritiriamo la chiave, la consegniamo all`impiegato che ci da` un`altra chiave che dobbiamo legarci al polso con apposito braccialetto con impresso un codice a barre. Serve se ci perdiamo. Paghiamo in anticipo, come in tutti gli alberghi giapponesi. Con la nuova chiave apriamo un`altro box dove depositiamo il bagaglio e i vestiti. Indossiamo una yukata spogliandoci proprio li` sotto l`occhio vigile di una telecamera. Teoricamente saremmo pronti per infilarci nel loculo. Ma vogliamo strafare. Sempre con la nostra bella yukata addosso scendiamo due piani e entriamo nel centro benessere. Facciamo la sauna a 80 gradi, il bagno di vapore, la vasca gelata, la vasca calda, l`idromassaggio, di nuovo la sauna ma a 90 gradi, di nuovo la vasca gelata e infine ci rilassiamo nella vasca tiepida. Potremmo concederci anche qualche massaggio, magari tailandese, oppure farci insaponare lavare e sciacquare da una delle ragazze del centro. Ma c`e` un limite a tutto. Torniamo al piano dei loculi, riprendiamo i nostri vestiti dal box, ci rivestiamo sempre inquadrati dalla telecamera e usciamo nella notte di Osaka.

1 commento:

Isabella Guarini ha detto...

Anche da noi si dovrebbe risparmiare sullo spazio come si ad Osaka visto che alcune densità abitative sono simili.
Infatti, Portici nel Golfo di Napoli è tra le città al mondo con maggior densità abitativa, con circa 15.000 abitanti per km²detenendo il detenuto il record di città più densamente popolata dopo Tokyo.
Il comune fa parte della cosiddetta "zona rossa", quella cioè più vicina al Vesuvio esposta a rischio eruzione.
Un'anticipazione del loculo finale è una buona cura per rendere migliore l'umanità.